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“E’ solo una tosse”, ma è miocardite. La professionalità dei medici di Monopoli salva una bimba di un anno

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Nei giorni scorsi si è svolto un episodio che ha messo in evidenza il valore inestimabile della competenza medica, e che oggi potete leggere sull’edizione in edicola del Quotidiano di Bari. Maria, una bambina di poco più di un anno, è stata trasportata con volo militare dall’ospedale “Giovanni XXIII” al Bambin Gesù di Roma, dando il via a una catena di interventi che hanno sottolineato l’incredibile prontezza e professionalità dei medici di Monopoli.

La vicenda ha inizio con una diagnosi apparentemente lieve: a Maria, presso il “Giovanni XXIII” di Bari, era stata diagnosticata una forma di tosse persistente. Preoccupati per le condizioni della piccola, i genitori hanno seguito il consiglio ricevuto e si sono recati al San Giacomo di Monopoli. Qui, il medico che ha visitato la bambina ha dimostrato fin da subito una notevole prontezza clinica: osservando attentamente il quadro sintomatologico, ha riconosciuto la presenza di un problema cardiaco sottostante e ha ritenuto indispensabile il ritorno immediato al “Giovanni XXIII”.

Il padre ha raccontato in lacrime la drammatica sequenza degli eventi: «All’arrivo a Bari, nel reparto di cardiologia, ci siamo sentiti inizialmente messi in discussione dagli operatori, i quali non condividevano la diagnosi formulata dal collega di Monopoli. Tuttavia, ben presto la realtà ha confermato il suo intuito: mia figlia è andata in arresto cardiaco. È stata prontamente rianimata e salvata, e solo allora è stata riconosciuta la correttezza della diagnosi. Maria è stata sottoposta a una terapia cardiologica mirata e ad un attento monitoraggio.»

La tensione non si è placata: meno di ventiquattro ore dopo, proprio sotto gli occhi angosciati del padre, la bambina ha subito un nuovo arresto cardiaco, questa volta di lunga durata, che ha fatto temere il peggio. La decisione è stata immediata: sono state attivate le risorse dei medici del Bambin Gesù e, nelle prime ore del mattino, un team sanitario specializzato è giunto da Roma con un’ambulanza, lavorando instancabilmente per stabilizzare Maria. Nel pomeriggio, la piccola è stata trasferita a Roma, dove le cure avanzate hanno acceso una nuova speranza.

«Abbiamo raggiunto nostra figlia in serata», ha concluso il padre, «nella speranza, come accaduto in altre circostanze, di poter assistere a un vero miracolo che la faccia guarire da questa sospetta miocardite fulminante.»

Questo drammatico episodio,, non solo evidenzia la gravità delle patologie che colpiscono i più piccoli, ma sottolinea soprattutto l’importanza di avere a disposizione professionisti in grado di riconoscere segnali che potrebbero sfuggire a un esame superficiale. L’intervento tempestivo del medico del San Giacomo di Monopoli, che ha insistito per un cambio di rotta nonostante le iniziali perplessità, è stato determinante nel salvare la vita di Maria. Una dimostrazione tangibile di come esperienza, prontezza e dedizione possano fare la differenza tra la vita e la morte.