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Di cosa sono fatti gli O-ring
Sono disponibili in commercio O-ring in gomma e silicone di ogni diametro e dimensione. A seconda dell’utilizzo che se ne deve fare il professionista sceglie l’O-ring del materiale più adatto, in modo da resistere all’eventuale contatto con ciò che scorre nelle condutture che la guarnizione congiunge. Si possono trovare O-ring in silicone acetico, in poliuretano o anche in gomma nitrile di butadiene. Quest’ultimo materiale è particolarmente adatto all’uso ad alte temperature o in locali in cui è possibile che le temperature scendano al di sotto di -30°C e spesso viene indicato con il nome commerciale creato dalla singola azienda di produzione. Il materiale è essenziale anche per valutare in maniera precisa la durezza e la flessibilità della singola guarnizione, da considerare a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare. Per particolari applicazioni si utilizzano O-ring in teflon.
Come si usano gli O-ring
Abbiamo già accennato al fatto che un O-ring si utilizza come guarnizione. In pratica si inserisce tra due elementi tubolari da congiungere, in modo che sia perfettamente schiacciato tra le due strutture. È proprio la sezione a O che permette a questo tipo di guarnizioni di deformarsi in maniera perfetta, andando a riempire qualsiasi lacuna tra le due strutture che si incontrano. Il risultato è quindi a tenuta stagna ed è adatto sia in strutture che rimangono costantemente ferme, sia tra strutture che possono subire sollecitazioni causate da movimenti. Sono spesso chiamati parzialmente in modo improprio O-ring anche le guarnizioni ad anello con sezione rettangolare o quadrata; i professionisti utilizzano questo genere di guarnizioni tra due flange o in particolari posizioni.
Scegliere un O-ring
Come accennato, le aziende che producono e commercializzano O-ring ne propongono in tante misure e materiali diversi. Questo rispecchia l’ampio panorama di impieghi che questo genere di guarnizioni soddisfa. La scelta va fatta prima di tutto considerando il materiale più adatto, ragionando sull’eventuale contatto con sostanze chimiche, agenti atmosferici, lubrificanti o prodotti alimentari. Oltre a questo è essenziale considerare se la guarnizione sarà esposta a temperature estreme, che potrebbero modificarne rapidamente le proprietà fisiche, quale ad esempio la durezza dichiarata dal produttore. Una volta trovato il materiale che risponde a tutte le esigenze sopra elencate si procede a valutare la dimensione dell’O-ring, che si misura considerando il diametro interno, quello esterno e lo spessore della sezione a forma di O. Solitamente i professionisti si trovano anche a dover utilizzare O-ring che rispondono a specifiche normative di sicurezza, indicate con la sigla ISO. Questo dato deve essere esplicitato in fase di vendita, con ulteriori informazioni nella descrizione del singolo O-ring. Per ogni tipologia di impiego è poi necessario considerare se sia meglio sfruttare un lubrificante per l’inserimento dell’O-ring o se tale soluzione non sia indicata.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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