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Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta alla politica comunale e regionale
Mi chiamo Carlo Carparelli, ho 23 anni e sono il referente dell’associazione politica Monopoli 2030. In questi anni di attivismo politico, iniziati con Forza Italia Giovani e proseguiti nel partito Azione, ho maturato una consapevolezza tanto chiara quanto amara: in politica tutti parlano di giovani, ma pochi li ascoltano davvero. E nessuno li rappresenta davvero.
Ogni campagna elettorale è piena di promesse: “politiche giovanili”, “cento giovani pronti a collaborare”, “nuove generazioni protagoniste”. Poi arriva il momento delle scelte concrete, e i giovani scompaiono. Diventano comparse. Portano le bandiere ai comizi, entrano negli staff come “quote giovani”, e poi svaniscono. Nell’indifferenza generale.
Ma nessuno, davvero nessuno, ha il coraggio di affrontare quello che è il vero grande dramma dei giovani del Sud, e in particolare della Puglia e delle città turistiche come Monopoli: il costo insostenibile della casa.
Monopoli è cresciuta moltissimo negli ultimi anni. Ma a beneficiarne sono stati quasi esclusivamente il turismo e gli investitori esterni. Gli affitti per i residenti sono diventati un miraggio, schiacciati dalla corsa agli affitti brevi. Il mercato immobiliare è fuori controllo: i prezzi al metro quadro oscillano tra i 2.500 e i 3.500 euro, ma in centro o sul mare si arriva anche a cifre folli: 600.000 euro per un appartamento di 80 mq vista mare.
E noi?
Noi giovani monopolitani che lavoriamo onestamente, con stipendi tra i 1.200 e i 1.500 euro al mese, magari anche a tempo indeterminato, ma che non possiamo permetterci né un affitto né un mutuo, se non con l’aiuto delle nostre famiglie?
Questa è la realtà. Una realtà che trent’anni fa non esisteva. Una realtà che oggi ci costringe a scegliere: restare a casa con mamma e papà, o andarcene via.
E infatti sempre più giovani e famiglie si stanno trasferendo nei comuni limitrofi come Castellana Grotte e Conversano, dove i prezzi sono ancora accessibili: un appartamento di 80 mq può costare poco più di 100.000 euro. Monopoli, invece, sta lentamente svuotandosi. La popolazione è in calo e il rischio concreto è che, andando avanti così, la città perda la sua identità: niente più veri monopolitani, niente più nuove generazioni, niente più tradizioni. Solo una cartolina estiva, senza anima.
L’Amministrazione Comunale ignora il problema. La Regione Puglia guarda altrove. Forse pensano che siamo troppo pochi, che non votiamo, che non contiamo. L’opposizione si limita a denunciare, ma non propone soluzioni credibili. Intanto, Monopoli perde residenti ogni anno. E la Puglia continua a perdere i suoi giovani migliori, costretti a partire per costruirsi una vita dignitosa altrove.
È tempo di dire basta.
Rivolgo un appello serio, diretto e accorato alla politica comunale e regionale: basta parole, servono fatti. Servono politiche concrete e coraggiose, svincolate dai soliti scontri ideologici. Si cominci da qui:
- Contributi a fondo perduto per giovani residenti che vogliono acquistare casa nella propria città;
- Incentivi fiscali comunali (sgravi IMU, TARI) per chi decide di vivere e investire stabilmente a Monopoli;
- Utilizzo mirato della tassa di soggiorno, destinandone una parte a progetti che aiutino chi vive la città tutto l’anno, e non solo due settimane d’estate;
- Aumentare la percentuale di appartamenti da destinare ad edilizia residenziale sociale a prezzi calmierati;
- Priorità nell’acquisto delle abitazioni a giovani monopolitani residenti da almeno cinque anni;
- Eliminare, ove possibile, i vincoli per il cambio di destinazione d’uso dei locali al piano terra nel quartiere Murattiano, destinandoli esclusivamente a uso residenziale, sia per la vendita che per l’affitto con contratti a lungo termine;
- Favorire le locazioni a canone concordato, sia per giovani che per studenti del conservatorio.
Chi vuole costruirsi un futuro qui, nella propria terra, non può più essere lasciato solo. È una questione di giustizia sociale. È una questione di visione politica. È una questione di sopravvivenza per la nostra comunità.
Perché una città che non offre casa ai suoi giovani, non è una casa. È solo una cartolina.
Carlo Carparelli
Referente – Monopoli 2030
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista