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A partire dal 1° maggio 2025, il Mar Mediterraneo sarà ufficialmente riconosciuto come zona a controllo delle emissioni di zolfo (SECA). Grazie alla risoluzione MEPC.361(79), le navi dovranno utilizzare combustibili con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1%, rispetto all’attuale limite dello 0,5%.
Un traguardo per la salute e l’ambiente
Questa misura comporterà una riduzione dell’80% delle emissioni di ossidi di zolfo e del 23% delle polveri sottili PM2.5, con benefici tangibili per la salute pubblica e l’ecosistema marino. Gli ossidi di zolfo, infatti, non solo danneggiano l’apparato respiratorio, ma contribuiscono anche all’acidificazione delle acque, minacciando la biodiversità.
Il Mediterraneo si allinea agli standard internazionali
Con questa decisione, il Mediterraneo si unisce ad altre aree SECA già esistenti, come il Mar Baltico, il Mare del Nord e le zone costiere di Stati Uniti e Canada, confermando l’impegno globale per un trasporto marittimo più sostenibile.
Controlli più rigorosi per garantire il rispetto delle norme
Le autorità marittime intensificheranno i controlli sui documenti di rifornimento e sui combustibili utilizzati dalle navi, per assicurare il pieno rispetto dei nuovi limiti.
Un passo importante verso la tutela del “Mare Nostrum”, che rafforza la lotta all’inquinamento e promuove un futuro più pulito per le generazioni a venire.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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