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Nel Medioevo camminavamo meglio. Colpa delle scarpe

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Camminavamo meglio nel Medioevo che oggi. E’ quanto emerge da ricerche scientifiche secondo cui nel corso dei secoli l’uomo avrebbe iniziato a camminare in un modo totalmente sbagliato. Il problema sarebbe iniziato con l’introduzione dei tacchi nelle scarpe. Questa comodità avrebbe spinto le persone a muoversi posando a terra tutto il piede, tallone compreso. Nulla di più sbagliato perché, come dimostrano vari studi, questo modo di camminare provocherebbe nel tempo gravi problemi all’intera struttura scheletrica.
Per gli esperti non siamo assolutamente progettati per muoverci in questo modo, ma il nostro corpo sarebbe stato creato per farci camminare in punta di piedi. Proprio così: il metodo migliore per procedere avanti sarebbe farlo sulle punte, con delicatezza e lentamente, proprio come fanno i ballerini. Questo tipo di camminata era particolarmente in voga nel Medioevo e nel Rinascimento, quando le persone indossavano scarpe che avevano più la forma di un guanto che delle calzature che conosciamo oggi.