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Sì alla vendita in Europa del primo anticorpo monoclonale per prevenire l’emicrania. Il via libera arriva dal Comitato per i farmaci di uso umano dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), come viene precisato sul suo sito. Il farmaco, a base di erenumab, appartiene ad una nuova classe di medicinali che funzionano bloccando una molecola – Cgrp – coinvolta negli attacchi di emicrania. La causa esatta di questa patologia che colpisce circa il 15% della popolazione europea è ancora sconosciuta, ma si pensa che possa dipendere da un problema neurovascolare. E’ molto frequente nelle donne ed ha una forte componente genetica. Non c’è una cura, ma diversi trattamenti per ridurne la frequenza e gestire i sintomi, che spesso però hanno efficacia variabile, poca sicurezza e tollerabilità. Gli effetti di questo nuovo farmaco sono stati valutati in due sperimentazioni pilota condotte su 667 pazienti con emicrania cronica e 955 con emicrania a episodi. Dopo tre mesi di terapia si è osservata nei malati con emicrania cronica una riduzione di 2,5 giorni al mese degli attacchi rispetto a chi prendeva il placebo, mentre per quelli con l’emicrania a episodi il calo è stato di 1,3-1.8 giorni, a seconda della dose presa. Gli effetti avversi più comuni sono stati irritazioni sul sito dell’iniezione, costipazione, spasmi muscolari e prurito. Il farmaco, precisa l’Ema, è indicato per chi ha almeno 4 giorni al mese di emicrania, viene iniettato una volta al mese e gli stessi pazienti possono imparare a farsi l’iniezione da soli. Dopo il parere del comitato dell’Ema, sarà ora la Commissione europea a decidere se autorizzare la vendita di questo farmaco in tutta l’Unione europea.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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