Estimated reading time:1 minute, 11 seconds
Erano in pista e ballavano spensierati, come mille altre volte. Poi i saluti, la promessa di rivedersi e l’uscita dal locale. Dove la loro vita è cambiata in un secondo e hanno scoperto, per puro caso, di essere sieropositivi. La spensieratezza si è trasformata in un incubo per tre giovani versiliesi, due ragazze e un ragazzo, i quali hanno capito di aver contratto l’Hiv a causa di rapporti non protetti. E’ successo venerdì sera all’esterno del «Maki Maki», dove ad attendere i clienti, con tutta la discrezione del caso, c’erano i volontari dell’Anlaids Versilia, promotori dell’ennesima campagna di sensibilizzazione sull’Hiv. Alle persone che uscivano dal locale hanno chiesto infatti se fossero interessati a sottoporsi al test della saliva. Nell’arco dell’intera serata sessanta di loro hanno acconsentito a fare il test, chi per semplice curiosità e chi invece per scacciare definitamente atroci dubbi.
Per tre di loro, purtroppo, è arrivato il temutissimo responso. «Purtroppo – racconta la responsabile del comitato Anlaids Maria Cristina Tognetti – abbiamo trovato tre persone positive all’Hiv. Sono due giovani donne e un ragazzo, tutti eterosessuali e del territorio versiliese, che hanno contratto il virus con un rapporto sessuale non protetto. Sono stati seguiti nell’immediato dalla psicologa e prontamente assegnati al reparto malattie infettive di Massa, all’attenzione della dottoressa Antonella Vincenti, infettivologa referente di Anlaids Versilia. Successivamente saranno eseguite le analisi del sangue per avere la conferma della positività».
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista