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“Termineranno il 5 giugno prossimo i lavori del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Dopo tante date offerte negli anni, tutte da me contestate e purtroppo opportunamente, quest’ultima data mi sembra credibile. Sono ovviamente contento, dopo tanta fatica, ma continuo a vigilare sugli atti amministrativi per evitare di pagare somme di denaro non dovute. Infatti, l’ordine di servizio emanato il 5 aprile scorso, concedendo 60 giorni per le ultime lavorazioni, non deve essere inteso come una proroga della data di fine lavori del 18 dicembre 2023, ma solo una diffida ad adempiere nel procedimento di risoluzione del contratto. Ciò significa che all’appaltatore, Partecipazione Italia del gruppo Webuild (l’impresa che dovrebbe fare il ponte sullo Stretto e che si è proposta per risolvere il grande problema dello stadio San Siro di Milano), dovranno essere applicate tutte le penali previste dal contratto, a decorrere dal 18 dicembre 2023 e sino al 5 giugno 2024.” Lo dice, in una nota, il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
Tutto ciò lo dico per segnalare, a chi non avesse ancora chiaramente inteso, che non si tratta di una proroga del termine di fine lavori e che la sottoscrizione (un po’ atipica) dell’ordine di servizio anche da parte della Direzione lavori, oltre che del RUP, non significa una rimeditazione dei verbali di disconoscimento del fine lavori al 18 dicembre 2023, ma una validazione – come riferito in Commissione – dell’entità delle lavorazioni ancora mancanti e dei giorni occorrenti, nel massimo, a realizzarli.
E su quest’ultimo punto specifico meditino i componenti del Collegio consultivo tecnico – CCT, affinché non assumano decisioni come quelle del passato, ritenuti abnormi dalla Direzione lavori e dal RUP, su cui si attende ancora l’impugnazione da parte della ASL Bari. Sul perché non abbiano ancora impugnato non sono francamente in grado di dare una spiegazione.
Ora il problema concreto dell’apertura dell’ospedale si sposta, infine, sulla questione degli arredi e delle attrezzature. Tra qualche settimana ci sarà l’aggiudicazione delle prime gare, ma bisognerà porsi il problema della impossibilità a sottoscrivere il contratto se il ministero non provvederà ad approvare il finanziamento. Sul punto abbiamo oggi registrato l’assenza dei dirigenti dell’assessorato alla Sanità, oltre che dell’assessore, per cui la riunione sarà riconvocata per lunedì prossimo.”
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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