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Il primo test al mondo che diagnostica i tumori sulla base dell’analisi delle urine è arrivato alla fase di sperimentazione sull’uomo. Lo ha annunciato l’azienda giapponese Hitachi, che lo ha messo a punto, che arruolerà 250 persone alla ricerca di marker si tumori al seno e al colon retto. La ricerca è iniziata due ani fa valutando la presenza e la quantità di oltre 1300 sostanze nelle urine di pazienti con il tumore, confrontati con quelli di persone sane. Da queste sono stati individuati 10 potenziali biomarker che sono entrati a far parte del test che in questa fase è limitato ai tumori della mammella e del colon retto. Il test durerà fino a settembre, e gli ideatori sperano di riuscire a metterlo in commercio entro il 2020. “Se il metodo funzionerà – sottolinea al Japan Times Chiharu Odaira, portavoce delal compagnia – sarà molto più facile fare gli screening, perchè non ci sarà bisogno di andare in un ospedale per un test del sangue. Questo è utile anche per i bambini, che hanno paura degli aghi”. La caccia a un metodo meno invasivo per la ricerca dei tumori rispetto a biopsie e altri tipi di esami è aperta in tutto il mondo. Pochi mesi fa ad esempio la Johns Hopkins University ha annunciato che un gruppo di suoi ricercatori ha messo a punto un test del sangue per otto tipi di tumore.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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