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Alcuni appalti per la manutenzione negli ospedali della ASL di Bari sarebbero stati affidati a imprenditori collegati in cambio di benefici personali. Un’associazione a delinquere sarebbe stata organizzata e diretta da Nicola Sansolini, 64 anni, originario di Taranto, ingegnere e direttore dell’Area tecnica dell’azienda sanitaria barese, in coordinamento con due dipendenti dell’azienda sanitaria e diversi imprenditori, tra cui Giovanni Crisanti, 67 anni, di Bari.
La Procura di Bari ha richiesto e ottenuto misure cautelari (carcere e arresti domiciliari) per dieci persone, tra cui dirigenti e funzionari dell’azienda sanitaria, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso. Il numero totale degli indagati ammonta a 17. Le attività illecite si sarebbero svolte dal 2021 fino ad aprile 2024. Secondo gli atti giudiziari, gli indagati “a seguito di un accordo illecito protrattosi nel tempo e tuttora perdurante, pianificavano la gestione irregolare dei lavori relativi a diverse opere pubbliche, in violazione del testo unico degli appalti”. L’indagine, coordinata dal procuratore Roberto Rossi, è stata condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Le ordinanze sono state firmate dal GIP Giuseppe Ronzino. Alcuni degli arrestati erano già stati coinvolti in precedenti indagini legate alla sanità. Le Fiamme Gialle stanno effettuando numerose perquisizioni.
Provvedimenti cautelari:
Arresti domiciliari: Paola Andriani, Nicola Murgolo, Cataldo Perrone e Giuseppe Ricci
Custodia in carcere: Nicola Sansolini, Nicola Iacobellis, Concetta Sciannimanico, Giovanni Crisanti, Ignazio Gadaleta e Nicola Minafra
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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