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Troppa televisione, il rischio è la trombosi

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Stare troppo tempo davanti alla tv, e dunque avere una vita troppo sedentaria, può aumentare la possibilità di avere coaguli di sangue che possono portare alla trombosi venosa. Il rimedio di controbilanciare il peccato delle ore di televisione con il più virtuoso esercizio fisico non è efficace. E’ quanto emerge in uno studio dei ricercatori delle Univesità del Minnesota, Vermont e North Carolina pubblicato sul Journal of Thrombosis and Thrombolysis. Il loro lavoro si è concentrato sul rischio dello sviluppo di una tromboembolia venosa, cioè di un coagulo di sangue comune e potenzialmente fatale nella vena. Gli studiosi fanno notare come guardare la televisione sia il comportamento sedentario più comune in tutto il mondo, e i risultati di uno studio del 2016 in Giappone avevano già evidenziato l’aumento del rischio di subire una tromboembolia legato al tempo passato davanti alla tv. Questo, invece, è il primo studio che si concentra su una popolazione occidentale, che è nota per essere più incline alle condizioni di coagulazione del sangue rispetto alle persone di origine asiatica. Sono stati analizzati i dati di 15.158 americani di età compresa tra 45 e 64 anni. I risultati mostrano che i partecipanti che guardavano troppo a lungo la televisione molto spesso avevano 1,7 volte in più il rischio di soffrire di una tromboembolia venosa rispetto a quelli che non la guardavano mai o raramente. Questo rischio rimaneva alto anche quando venivano presi in considerazione fattori quali il peso o i livelli di esercizio fisico.