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La Puglia custodisce un patrimonio arboreo di inestimabile valore storico, ecologico e culturale, con 252 alberi monumentali censiti nell’albo verde nazionale. Questi esemplari, che in alcuni casi raggiungono i 40 metri di altezza e oltre 800 centimetri di circonferenza, sono testimoni di una biodiversità unica e di una storia millenaria.
La Piana degli ulivi monumentali
Il cuore pulsante di questo patrimonio si trova nella Piana degli Ulivi, un’area che si estende tra i territori di Ostuni, Fasano, Monopoli e Carovigno. Qui si registra la più alta concentrazione di ulivi millenari del territorio, con circa 250mila esemplari di pregio straordinario.
Questi alberi, alcuni dei quali stimati con un’età che arriva fino a 3.000 anni e con circonferenze che superano i 10 metri, risalgono all’epoca degli antichi Messapi. I loro tronchi contorti e bizzarri, immersi tra masserie e frantoi ipogei, narrano l’antichissima cultura dell’olio pugliese. Un paesaggio suggestivo che è possibile scoprire percorrendo sentieri, tratturi e antiche strade rurali.
Secondo Coldiretti, per l’altissima concentrazione e l’enorme valore storico, la Piana degli Ulivi Monumentali meriterebbe di fregiarsi del prestigioso riconoscimento di ‘Patrimonio dell’UNESCO’.
L’allarme Xylella
Nonostante la ricchezza di questo tesoro verde, la Coldiretti Puglia lancia l’allarme: la Piana degli Ulivi Monumentali è sotto attacco del batterio killer Xylella fastidiosa. La tutela di questi alberi si rende dunque più urgente che mai, non solo per il loro elevato valore biologico ed ecologico, ma anche per l’importanza storica, culturale e identitaria che rivestono.
L’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia è un’iniziativa fondamentale per far crescere la cultura del verde e della memoria storica dei territori. Tra le nuove iscrizioni regionali spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi. Il 47,7% degli alberi censiti in Puglia si staglia all’interno delle aree protette, a conferma dell’importanza della conservazione.
Altri giganti di Puglia
Oltre agli ulivi della Piana, il censimento evidenzia altri giganti arborei che costellano la regione:
- Taranto: A Martina Franca, nella Riserva Statale delle Murge Orientali, cresce un maestoso fragno secolare alto 16 metri. Questa specie, presente in Italia solo nelle Murge pugliesi e materane, è un elemento caratteristico del paesaggio.
- Foggia: Nel piccolo comune di Volturino sopravvive una delle ultime roverelle superstiti delle fitte foreste che un tempo coprivano i Monti Dauni.
- Lecce: Nel comune di Supersano si trova la celebre quercia della masseria di Macrì. Pur raggiungendo “solo” i 19 metri di altezza, l’albero è noto per l’impressionante ampiezza della sua chioma, che lo ha reso per anni oggetto di dibattito botanico per definirne la specie.
Questo patrimonio di biodiversità, che include anche tutte le 10 varietà di querce presenti in Italia, rappresenta una testimonianza straordinaria che la Puglia è chiamata a difendere.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista














