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Un buon sonno garantisce l’energia che ci servirà durante il giorno. Al contrario, se dormiamo male ci sentiremo stanchi, irritabili e inefficienti e le nostre difese immunitarie saranno deboli, esponendoci alla malattia. Il 10-15% degli italiani soffre d’insonnia e l’educazione al buon sonno si sta perdendo, soprattutto tra i giovani. Ecco dunque le regole d’oro per ritrovare l’abitudine del buon riposo.
L’attività sportiva e l’assunzione di alcolici e bevande con caffeina (come caffè, tè e cioccolata) devono precedere di almeno 4-6 ore il momento di andare a letto.
È consigliabile mangiare sempre più o meno negli stessi orari, evitando cene abbondanti, caloriche e ricche di proteine (carne e pesce). D’altra parte non va bene neanche il digiuno. Per conciliare il sonno una buona abitudine è mangiare una banana, una mela o un bicchiere di latte caldo.
Evitare pisolini durante il giorno, massimo 30-40 minuti nel primo pomeriggio.
No anche al fumo: il tabacco è un eccitante.
Evitare di passare troppo tempo davanti a computer, smartphone e tablet: la luce eccessiva emessa da questi dispositivi rallenta la produzione della melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
Non usare la camera da letto per mangiare o lavorare. Scegliere con cura materasso, cuscino e lenzuola. Evitare i tessuti potenzialmente allergici.
Se tuttavia, nonostante questi accorgimenti, il sonno non arriva, anziché rigirarsi nel letto è meglio alzarsi, cambiare stanza e aspettare che gli occhi comincino a chiudersi naturalmente.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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