Le ultimissime
ItaliaFreePress

Il mal di testa che rovina un viaggio in aereo

Estimated reading time:1 minute, 28 seconds

Si manifesta in modo improvviso e intenso durante l’atterraggio, scompare poco dopo e può rovinare un viaggio in aereo. La cefalea da volo ha riguardato almeno una volta nella vita quasi un viaggiatore su 10 ma è un fenomeno ancora poco compreso e studiato. “Il dolore si presenta tra la fronte e le orbite oculari, è di tipo trafittivo, ha una durata variabile tra 10 e 30 minuti e si accompagna a volte a vertigini”, spiega all’ANSA Paolo Martelletti, presidente Fondazione Italiana Studio Cefalee. “Ad aver lamentato questa forme di cefalea – precisa – è l’8,3% dei viaggiatori in aereo, ma la letteratura scientifica riporta solo 275 casi descritti”. Nonostante in alcuni casi si presenti con estrema severità clinica, ogni esame neuroradiologico (TAC, RMN) o EEG “risulta essere negativo” e “il ricovero ospedaliero risulta sempre inappropriato”. La drammaticità di tale situazione e le regole di comportamento del passeggero durante la fase di atterraggio rendono difficile ogni aiuto da parte dell’equipaggio. Esistono farmaci che alleviano il problema. “L’uso di antinfiammatori o triptani – sottolinea – alleggerisce nel 50% la sintomatologia dolorosa e l’uso degli stessi farmaci nella fase pre-atterraggio riduce nel 50% lo sviluppo della cefalea. Ma siccome il disturbo non si presente sempre, tali terapie possono non avere sempre reale utilità. Un consiglio utile è quello di masticare delle gomme, o sbadigliare, per compensare l’aumento della pressione dovuta alla perdita di quota. Ma anche utilizzare uno spray nasale per liberare le narici. I motivi sono ancora poco chiari, ma un ruolo potrebbe essere svolto dall’infiammazione delle mucose e dei seni nasali, che ostacola la compensazione naturale della pressione durante la discesa, comprimendo il nervo trigemino. “Una migliore conoscenza delle cause – conclude Martelletti – potrà in futuro facilitare la scoperta di farmaci utili a rendere piacevole un volo anche per chi soffre di questo di disturbo”.