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Nell’era del cibo che invade la Tv e domina il web, contribuendo a cambiare le nostre scelte alimentari, 7 italiani su 10 sono ‘bocciati’ proprio sulle conoscenze relative al cibo. Mostrano infatti una scarsa alfabetizzazione alimentare, nel 19% dei casi un livello addirittura inadeguato. Meno di una persona su quattro ha conoscenze e competenze sufficienti e solo poco più del 4% possiede buone conoscenze nutrizionali. La situazione più critica riguarda anziani, anche come riflesso della crisi economica, e in generale i meno abbienti e con più basso livello di istruzione. A delineare questo scenario è l’Andid, l’Associazione nazionale dei dietisti, nel corso di un evento che si è svolto oggi a Roma, alla presenza di esponenti di istituzioni sanitarie e società scientifiche, per sottolineare l’urgenza di riportare al centro del dibattito pubblico il tema della cultura alimentare. Un percorso che vede in prima linea i dietisti, i professionisti della salute che si occupano di alimentazione, nutrizione e dietetica a 360 gradi. Da un’indagine svolta proprio da Andid su un campione di 1.144 persone, emerge una diffusa limitata capacità di pianificare e gestire le scelte alimentari (57,2% dei casi) e scegliere correttamente il cibo (66,8% dei casi). Inoltre, il 71,4% del campione dichiara una ridotta capacità di preparare e consumare gli alimenti e difficoltà nella comprensione degli effetti delle scelte di consumo.
Direttore di italiafreepress.it, giornalista professionista
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